emdr
Eye Movement Desensitization and Reprocessing
La Desensibilizzazione e Rielaborazione attraverso i Movimenti Oculari (EMDR) nasce come trattamento d’eccellenza per il Disturbo Post-Traumatico da Stress che, secondo il DSM 5, presenta come caratteristica peculiare lo sviluppo e la persistenza (più di un mese) di sintomi di aumentato arousal (quali difficoltà ad addormentarsi o a mantenere il sonno, irritabilità, scoppi di collera, difficoltà a concentrarsi, ipervigilanza, esagerate risposte d’allarme) a seguito dell’esposizione ad un evento che implica l’esperienza diretta o indiretta di una situazione che comporta morte, minaccia di morte, minaccia all’integrità fisica, lesioni gravi (trauma). La risposta del soggetto all’evento traumatico generalmente è di paura intensa, sentimenti di impotenza, orrore.
A partire da questo, l’EMDR è gradualmente diventato un metodo terapeutico standard ed un efficace strumento nella pratica psicoterapeutica, utilizzato per il trattamento sia dei “traumi T (con la t maiuscola)”, che dei “traumi con t (con la t minuscola)”. Alla prima categoria appartengono abusi sessuali, lutti importanti, crimini, disastri naturali, incidenti; alla seconda appartengono, invece, episodi riferiti a situazioni relazionali disturbanti in età evolutiva (come ad esempio, episodi nei quali si è stati umiliati da un insegnante o nei quali si è assistito a violenti litigi tra i genitori), di minore minacciosità rispetto ai precedenti, ma non per questo privi di effetti negativi nella vita adulta, con ricadute sullo sviluppo e sul funzionamento generale della persona in termini di depressione, ansia, problematiche legate all’autostima, disturbi sessuali, abuso di sostanze, ecc.
Le emozioni, i pensieri e le sensazioni fisiche disturbanti, che sono collegati a tali eventi, possono facilmente riattivarsi nel presente in seguito all’esposizione a stimoli di natura simile che in qualche modo li richiamano: luoghi, situazioni, atteggiamenti, odori, rumori (trigger); spesso il collegamento tra essi non è cosciente e la persona non è in grado di riconoscerlo, per cui tende a sentirsi in balia di qualcosa di negativo da cui non riesce a sottrarsi. L’EMDR risulta molto utile anche per affrontare difficoltà psicologiche derivanti da eventi emotivamente disturbanti, sebbene comunemente non definiti traumatici, come ad esempio divorzi, traslochi, perdita del lavoro, nascita di un figlio, ecc.
Per cosa e' consigliato L'emdr:
Disturbo da Stress Post Traumatico
Traumi
Eventi emotivamente disturbanti,
Come agisce:
In che modo l’EMDR agisce per l’elaborazione ed il superamento di esperienze traumatiche?
Il lavoro terapeutico parte dall’individuazione di ricordi, immagini, esperienze o eventi negativi del passato, vissuti come traumatici e\o come fonte di un dolore insuperabile, che hanno generato e che mantengono nel presente la sintomatologia, la problematica, il malessere o il disagio della persona (target), che a loro volta altro non sono che la diretta conseguenza di una mancata elaborazione, a livello cerebrale, di un’informazione traumatica. In questo senso infatti si verifica che, durante un’esperienza emotivamente intensa, il sistema innato di processamento ed elaborazione dell’informazione si arresta, lasciando isolate le informazioni collegate all’esperienza traumatica, intrappolate in una rete neurale che rimane separata da tutte le altre, così da impedirne l’integrazione con esse e l’immagazzinamento nella memoria. Quando tale sistema innato si blocca, si interrompe inoltre la comunicazione tra l’emisfero destro (dove risiede l’emotività) e l’emisfero sinistro (dove risiede la cognitività), rimanendo attivo solo il destro, le emozioni, che sono inevitabilmente a connotazione negativa, dal momento che si è verificato un arresto nel sistema di elaborazione che, per sua natura, tenderebbe alla salute.